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Goal Economy - Palermo, inizia l'era Baccaglini: 50 milioni a Zamparini, progetto stadio

Mancano ancora cinquantaquattro giorni al closing, come annunciato ieri con una nota ufficiale dal Palermo, ma Paul Baccaglini è ufficialmente il presidente del club rosanero. Una carica assunta in quanto rappresentante del fondo Integritas Capital, che entro il 19 aprile indicherà la società che acquisirà il 100% delle quote del club, la quale entro il 30 aprile completerà l'operazione.

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Una società che lo stesso Baccaglini ha definito una Spv (Special Purpose Vehicle), "ovvero il miglior tipo di società per gestire una struttura come una squadra di calcio". Definizione per certi versi semplicistica, ma che nel calcio italiano trova già alcuni riscontri negli ultimi anni con Inter e Roma: Erick Thohir si è servito della Lux Spv per ristrutturare il debito del club nerazzurro, mentre tramite As Roma Spv Llc i giallorossi hanno ottenuto un finanziamento da 30 milioni da Goldman Sachs per i costi preliminari del nuovo stadio.

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I dettagli sull'acquisto della società non sono stati rivelati, ma dovrebbero aggirarsi su una base di 50 milioni, più un'ulteriore somma stimabile in circa 25 milioni legati ad altri fattori, tra cui la rendita del nuovo stadio.

Un progetto che Baccaglini presenterà nei prossimi giorni al Comune di Palermo e che il nuovo presidente reputa fondamentale per lo sviluppo della società: "Il Palermo è inserito all'interno di una progettualità più grande: parlare di cifre non fa parte dello scopo di questa riunione. Stadio e centro sportivo sono la chiave di questo progetto, se pensate anche alla visibilità che un'infrastruttura del genere può dare anche per i grandi eventi".

Giovedì è già in programma l'incontro col sindaco di Palermo e i due progetti saranno al centro del colloquio, ma anche sul piano sportivo Baccaglini promette investimenti: "Spero che il nostro prossimo campionato sia la Serie A. La salvezza è alla portata, ma abbiamo un piano A e un piano B".

Promesse che stridono con i dubbi legati al suo fondo e alle sue attività finanziarie. Baccaglini non dà risposte esaurienti, però intende rassicurare i tifosi: "Chi doveva fare una due diligence seria e approfondita sul nostro fondo è proprio Zamparini, che ha avuto fiducia in ciò che ha visto ed è soddisfatto. Vista la sua credibilità, penso possiate fidarvi".

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Sulla natura stessa della sua attività principale, inoltre, Baccaglini precisa: "Integritas è un fondo, ma questo termine semplifica le attività finanziarie che eseguiamo. In certi casi possiamo essere financial advisors, possiamo proporre situazioni di investimento nei mercati. Vi chiedo veramente di fidarmi non di me, ma del giudizio del presidente Zamparini, di giudicare l'operato di questa direzione giorno dopo giorno".

Una fiducia a scatola chiusa, anche se almeno dal fondo Integritas arrivano conferme sul suo coinvolgimento: "Paul è un partner fondatore di ICM", ribadisce in un comunicato l'altro socio fondatore, Paul Fleming.

Intanto Baccaglini è pronto a sedersi sulla poltrona del Palermo, pur non avendo ancora completato il passaggio di proprietà. Una mera formalità, per l'ex inviato delle Iene divenuto broker negli Stati Uniti: "La nostra operazione si articola su molti fronti, quindi questo cambio al vertice, pur non seguendo delle prassi comuni, è legato al fatto che il presidente Zamparini e io abbiamo trovato un accordo su tutto".

"Quando si parla di closing, è chiaro che per mettere in piedi un'operazione del genere sarebbe molto sbagliato che possa avvenire con uno schiocco di dita. Serve una burocrazia, servono tempi tecnici. Il fatto che si sia tenuto un consiglio d'amministrazione e che sia avvenuta la mia nomina a presidente dimostra la grande fiducia di Zamparini. Le altre sono tempistiche legate alla creazione di un nuovo sistema amministrazione".

E dire che Baccaglini era uno dei finanziatori alle spalle di Frank Cascio, altro italo-americano interessato all'acquisto del Palermo lo scorso settembre. La sua offerta venne giudicata inadeguata da Zamparini, a differenza di quella del nuovo presidente: "Per la cordata di Cascio gestivo alcuni flussi, come se l'eventuale Palermo di Cascio fosse stato un nostro cliente. Lo avrei aiutato nella gestione economica del Palermo".

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