Daniele Gastaldello - BresciaGetty Images

Gastaldello contrario: "Riprendere una forzatura, giocare alle 16.30 una cosa scandalosa"

Daniele Gastaldello, Capitano del Brescia, si fa portavoce della corrente di pensiero che non concorda con la ripresa del campionato. Ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport', su Radio Uno, il difensore spiega tutte le sue motivazioni.

"Rispetto a qualche settimana fa non ho cambiato idea. Riprendere il campionato per me è una forzatura. E non perché io abbia paura del coronavirus o che possa 'uscire' qualche positivo tra i calciatori, ma si va incontro a dei rischi per l'incolumità dei calciatori".

Gastaldello si dimostra anche parecchio scettico, per usare un eufemismo, sull'eventualità di giocare anche alcune partite alle 16.30.

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"Giocare così tante partite, con temperature alte, non sarà semplice. Giocare alle 16.30 è una cosa scandalosa, non è fattibile. Non so in che modo poi bisognerà stabilire titoli, promozioni e retrocessioni. Dico solo che deve fermarsi, poi ci sarebbe il tempo per decidere".

Ed infine il difensore spiega il lato più umano della vicenda...

"Forse la gente nel resto d'Italia non si rende conto di quello che è successo qui in Lombardia. E' stata una cosa gravissima, abbiamo avuto tantissimi morti. La gente mi ferma per strada e mi chiede perché si pensi a riprendere a giocare e li capisco, hanno perso persone care".

Ma che ci sia grande divisione di opinioni anche tra allenatori e calciatori, lo testimonia un'altra voce contraria alle novità del 'nuovo calcio' che sta per riprendere: Fabio Liverani. Sempre ai microfoni di 'Radio Uno', l'allenatore del Lecce storce il naso su alcuni aspetti.

"Io sono contrario ai cinque cambi. Avvantaggia sicuramente le squadre con rose più ampie e poi modifica il regolamento con cui abbiamo cominciato il campionato. Per non parlare dell'idea di giocare alle 16.30. A Lecce, in estate, anche un bambino capisce che non si può fare. Quell’orario non è possibile".

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