Kingsley Coman PSG vs Bayern Munich Champions League final 2019-20Getty Images

Eroe del Bayern, con dieci 'scudetti' in bacheca: a 26 anni Coman ha vinto tutto

Il 2020 è stato un anno magico per il Bayern Monaco, fregiato della conquista del Triplete con il trionfo in Champions League a rappresentare la ciliegina sulla torta: ennesimo trofeo per Kingsley Coman, che a 26 anni ne ha già conquistato un numero incredibile.

Se Mbappé, per ora, ha fallito l'appuntamento con la storia e la Champions dopo aver vinto il Mondiale, Coman è riuscito ad andare oltre i tanti campionati vinti a livello nazionale. Un gran colpo, visto e considerando proprio il Mondiale saltato per infortunio nel 2018, vinto dai compagni di squadra francesi.

Suo il colpo di testa (goal numero 500 dei bavaresi in Champions) che permise al Bayern Monaco di completare il Treble 2020 e vincere anche in Europa, dopo aver fallito stagionalmente solo la Supercoppa di Germania, quando in panchina c'era Kovac. Curiosamente si tratta del primo goal da ex in una finale di Champions League. Festeggiato a dovere nonostante il passato parigino:

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"È una sensazione straordinaria, tanta felicità. Sono del Bayern al 100%, ma mi fa un po' male per il PSG. Abbiamo cercato di tenere il gioco sotto controllo sin dall'inizio. Abbiamo vinto e non abbiamo preso goal, questa è la cosa più importante. Il Paris ha fatto una grande partita, ma anche noi. Siamo molto felici".

La carriera si prospetta ancora lunga, con diversi anni davanti, nonostante i tanti infortuni che l'hanno colpito, ma Coman è già uno dei giocatori più vincenti della storia del calcio. Basti pensare che può già rivaleggiare con Messi, Xavi, Buffon e il resto dei leader di tornei nazionali vinti.

Classe 1996, Coman ha già vinto dieci 'scudetti', uno in Italia, sette in Germania e due ai tempi del PSG. Implacabile, è un talismano per le squadre in cui milita, ovviamente grandissime big continuamente favorite alla vigilia del nuovo torneo, dalla Juventus allo stesso Bayern Monaco.

Per Coman la Champions League è sicuramente il trofeo più importante, il 19esimo in carriera: titolare nella finale vinta contro gli ex compagni del PSG, siglò due reti in nove presenze nella stagione europea più strana di sempre. Senza tifosi, certo, ma con una medaglia d'oro in più al collo.

Di certo Coman non è mai riuscito a mostrare tutto il suo potenziale, visti i tanti infortuni che ne hanno bloccato una completa ascesa: da quando nel 2015 ha sposato il Bayern Monaco ha dovuto saltare più di 100 gare. Un numero pazzesco, oltre quale il francese ex Juventus è riuscito ad andare.

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