Roberto De Zerbi SassuoloGetty Images

De Zerbi furioso: "Non ho piacere a giocare contro il Milan"

Tra i protagonisti del calcio più arrabbiati per la nascita della Superlega c'è sicuramente Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo. Alla vigilia della sfida infrasettimanale contro il Milan, il mister neroverde ha duramente attaccato la decisione dei dodici di creare una nuova competizione.

C'è anche il Milan tra le squadre che hanno deciso di optare per un nuovo mondo del pallone, proprio l'avversaria del Sassuolo nella serata di mercoledì. De Zerbi si è scagliato contro la Superlega e di conseguenza contro la società rossonera, avversaria domani.

In conferenza stampa, De Zerbi, ha parlato a lungo della questione:

"Io non avrei piacere ad andare a giocare la partita perché il Milan è fra i fondatori della Superlega. Io l’ho detto a Carnevali e ai giocatori. Poi se Giovanni e il club mi obbligheranno ad andare, ci vado".

Per De Zerbi il punto essenziale è quello di parlarne, in ogni dove, andando contro l'omertà:

"Ho discusso per mezz’ora con la squadra, era giusto farlo. Sono molto arrabbiato perché domenica è stato fatto un colpo di stato. Il calcio è di tutti ed è meritocratico. Si poteva fare alla luce del sole invece di pubblicare i comunicati a mezzanotte".

Sogni spezzati per milioni di persone in caso di conferma della Superlega:

"È un comportamento che va a ledere un diritto che non è circoscritto al calcio, che il più debole possa avere un futuro migliore. Il figlio di un operanio dunque non potrà essere un chirurgo? Non lo so, forse io e la mia società siamo coglioni che ancora sogniamo".

Big del calcio sommerse di debiti, con la Superlega in aiuto con centinaia di milioni:

"Se queste squadre sono indebitate devono farsi loro delle domande. Non è che se queste squadre sono gestite da potenti e prepotenti devono farla pagare alle altre squadre, ai giocatori che sudano in campo. E' tutto sbagliato, è arrivato il momento che ci si esponga".

Il mister del Sassuolo non vuole tacere:

"Così non mi piace, così cerco di combatterlo con i valori che mi hanno trasferito i miei genitori. Di sicuro non abbasso la testa o facendo finta di niente, anche se andrà contro i miei interessi in futuro".

Una bomba alla vigilia della gara contro il Milan, più forte di qualsiasi altra dichiarazione proveniente dal territorio italiano dall'annuncio della Superlega.

Pubblicità