L'infortunio di Zaza ha aperto le porte dell'azzurro a Kevin Lasagna, che realizza il suo sogno per quella che è una vera e propria favola a lieto fine. L'attaccante dell'Udinese soltanto sei anni fa giocava infatti addirittura in Promozione.
Nel 2012 Lasagna arrivava da una stagione da 25 goal con la maglia della Governolese: in estate arriva il primo contratto da professionista in Serie D con la maglia del Cerea, che lo spedisce però quasi sempre in panchina durante il girone di andata.
"Faceva la quinta punta, ne aveva davanti altri esperti e forti. Poi Lasagna ha piano piano scalato posizioni. Sapeva di non giocare la domenica, è vero, ma lui, il sabato sera non faceva serata ugualmente. Non parlava quasi mai! Ricordo quando andavamo in trasferta tutti insieme, in pullman: lui si imbucava all’ultimo posto", racconta a 'Sky Sport' Pietro Mirandola, allora dirigente del club.
A dicembre la dirigenza aveva già deciso per la bocciatura e la cessione, ma la prima rete di Kevin cambia i programmi. Le cose migliorano nel girone di ritorno con sette goal realizzati e sprazzi di talento che lo proiettano nel mirino di altri club. Va in prova alla Virtusvecomp Verona ma viene scartato, poi arrivano i prestiti all'Este e al Carpi, che lo acquista definitivamente per 75 mila euro.
Prossima partita
Da quel momento in poi la carriera del classe '92 è una costante escalation e nel 2017 arriva la chiamata dell'Udinese. Ora quella più importante di Roberto Mancini: una favolta da raccontare, un esempio di professionalità e serietà per tutti i ragazzi che vedono l'azzurro come un punto di arrivo.