Edin Dzeko Paulo Fonseca RomaGetty Images

Corriere dello Sport - Tensione Roma: ammutinamento e allenamento ritardato

La notte di Roma-Spezia, in casa giallorossa, ha rappresentato la scintilla che ha fatto esplodere la bomba innescata dal derby. Malumori, disappunti e frizioni interne, il tutto condito dal caos per il sesto cambio effettuato contro regolamento coi liguri, che ha acceso la miccia.

Il 'Corriere dello Sport' racconta le tensioni seguite alla debacle dell'Olimpico, coi calciatori giallorossi che nella giornata di giovedì si sono messi di traverso inscenando un autentico ammutinamento: Dzeko e soci hanno deciso di non andare in campo per allenarsi, salvo poi far dietrofront e farlo nel pomeriggio.

Un momento delicato, nel quale Paulo Fonseca si è ritrovato a dover fare i conti con lo stato d'animo per nulla sereno dello spogliatoio: sotto la lente il licenziamento del team manager Gombar, l'uomo finito nell'occhio del ciclone per la sostituzione contro lo Spezia, nonchè un problema esistente tra un giocatore e un membro dello staff.

Tre ore di dialoghi, mediazioni e prove tecniche per la pace - compresa la richiesta di reintegro di Gombar - sono servite a far rientrare l'ammutinamento: seduta svolta con qualche ora di ritardo e normalità, almeno all'apparenza, ritrovata.

Diversi i tasselli che non sembrano andare al proprio posto, compreso il rapporto tra il club e la squadra: un aspetto visto sotto una cattiva luce da chi indossa gli scarpini e scende in campo, in particolare per l'assenza di una figura capace con cui trattare e affrontare le esigenze quotidiane (Pierfrancesco Visci dello Spezia, in tal senso, risulta un nome caldo per tappare la falla).

A Fienga sono state assegnate nuove mansioni, il neo dg Tiago Pinto ha bisogno di tempo per entrare nei meandri e familiarizzare con Trigoria, Gombar (al suo posto promosso team manager Valerio Cardini dalla Primavera) e Zubiria - entrambi silurati - a detta dei calciatori non rappresentano i 'colpevoli' di questa situazione.

E Fonseca? A dispetto di qualche dissapore legato ai metodi di lavoro, la considerazione del gruppo nei confronti del portoghese non appare la punta di un iceberg che si starebbe lentamente sgretolando: fiducia di società e squadra incassata e 'remake' di Roma-Spezia decisivo per le sorti della sua panchina, perchè c'è da far rientrare i mugugni e ritrovare equilibrio. Sia dentro che fuori dal rettangolo verde.

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