Barella InterGetty Images

Conte ha cambiato l'Inter: addio trequartista, Barella davanti alla difesa

Serviva una vittoria all’ Inter per risollevarsi dopo la brutta sconfitta interna patita in Champions League contro il Real Madrid e per evitare di perdere altro terreno dalle primissime della classe in campionato, e la vittoria è arrivata sul campo di una delle grandi rivelazioni di questo inizio di stagione: il Sassuolo .

I nerazzurri hanno dominato in lungo e largo la sfida ed il 3-0 con il quale si sono imposti ha rappresentato la miglior risposta possibile a chi chiedeva una reazione decisa.

Il successo ottenuto dal Mapei Stadium è stato figlio di un’ottima prestazione complessiva, ma anche di una novità tattica proposta da Antonio Conte . Il tecnico nerazzurro infatti, ha rinunciato al trequartista e si è affidato ad un classico 3-5-2 nel quale il raggio d’azione di Nicolò Barell a è stato arretrato di diversi metri.

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Il gioiello nerazzurro ha di fatto agito davanti alla difesa da playmaker basso tra due mezze ali di inserimento ( Vidal e Gagliardini , entrambi ottimi protagonisti del match) e la mossa si è rivelata quanto mai giusta.

L’Inter infatti non solo è riuscita a portare un pressing più alto, ma ha praticamente chiuso tutti gli spazi al Sassuolo , negandogli ogni linea di passaggio.

I numeri della partita di Barella parlano chiaro: il centrocampista nerazzurro ha vinto il 70% dei 10 duelli totali, è stato il giocatore dell’Inter che ha intercettato più palloni (4) ed ha guadagnato 6 possessi.

Inter posizioni mediaOpta

Una prova fatta di grande concretezza e equilibrio che si è fatta sentire, ovvero esattamente ciò che Conte voleva.

“Abbiamo preparato la partita in un certo modo. E’ la prima volta che Barella giocava davanti alla difesa, aveva il compito di alzarsi in determinate situazioni”.

Il tecnico nerazzurro ha quindi messo da parte un 3-4-1-2 , un modulo confezionato dopo l’arrivo a Milano di Eriksen , che ha dato risultati altalenanti negli ultimi mesi.

Proprio il trequartista danese, che sembra sempre più un corpo estraneo in questa Inter, anche contro il Sassuolo si è dovuto accontentare di pochissimi scampoli di partita. Conte l’ha infatti mandato in campo solo all’85’ quando il risultato era ormai al sicuro da tempo.

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