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Clamoroso in Serbia: rigore contro e per protesta il Borac entra... in 'sciopero'

Sui campi di calcio si può dire sia successo di tutto... o quasi, perché in effetti quanto avvenuto a Subotica, in Serbia, in occasione del match di Superliga, fra lo Spartak e il Borac Çaçak forse non si era mai visto.

Dopo essere passati in vantaggio con un goal di Jovanovic poco prima della mezzora, la formazione ospite si è vista punire al 42' del primo tempo con un rigore ritenuto ingiusto e le proteste sono state veementi, tanto che il direttore di gara ha espulso due calciatori, Dupovac e lo stesso Jovanovic.

I calciatori del Borac hanno allora attuato una protesta quanto meno singolare: dopo aver minacciato di lasciare il campo, si sono tutti seduti in terra e solo dopo più di cinque minuti l'arbitro è riuscito a far battere il penalty, trasformato da Savkovic.

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Nella ripresa, poi, il Borac ha deciso di proseguire nella protesta in pratica non giocando ma deliberatamente calciando il pallone fuori dal campo a ogni occasione; il portiere Bajic, ad esempio, ogni volta che prendeva in mano il pallone lo calciava fuori dallo stadio.

Una protesta singolare che certo i turisti inglesi presenti in tribuna per assistere al match, e fra questi vi era anche un osservatore del Manchester City, non si aspettavano di vedere. Per la cronaca, lo Spartak ha chiuso la gara sul 3-1, grazie ai goal messi a segno nella ripresa da Torbica e Radovanovic.

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