Sui campi di calcio si può dire sia successo di tutto... o quasi, perché in effetti quanto avvenuto a Subotica, in Serbia, in occasione del match di Superliga, fra lo Spartak e il Borac Çaçak forse non si era mai visto.
Dopo essere passati in vantaggio con un goal di Jovanovic poco prima della mezzora, la formazione ospite si è vista punire al 42' del primo tempo con un rigore ritenuto ingiusto e le proteste sono state veementi, tanto che il direttore di gara ha espulso due calciatori, Dupovac e lo stesso Jovanovic.
I calciatori del Borac hanno allora attuato una protesta quanto meno singolare: dopo aver minacciato di lasciare il campo, si sono tutti seduti in terra e solo dopo più di cinque minuti l'arbitro è riuscito a far battere il penalty, trasformato da Savkovic.
Goal kicks going straight out of the stadium too from the Borac Čačak goalkeeper pic.twitter.com/CWUDdcfMHG
— Matt White (@Matt_CAFC) 19 novembre 2017
Nella ripresa, poi, il Borac ha deciso di proseguire nella protesta in pratica non giocando ma deliberatamente calciando il pallone fuori dal campo a ogni occasione; il portiere Bajic, ad esempio, ogni volta che prendeva in mano il pallone lo calciava fuori dallo stadio.
Una protesta singolare che certo i turisti inglesi presenti in tribuna per assistere al match, e fra questi vi era anche un osservatore del Manchester City, non si aspettavano di vedere. Per la cronaca, lo Spartak ha chiuso la gara sul 3-1, grazie ai goal messi a segno nella ripresa da Torbica e Radovanovic.