Un addio inatteso a pochi giorni dall'inizio della nuova stagione, il trasferimento lampo di Marco Borriello alla SPAL ha scatenato la furia del presidente Giulini. Oggi è arrivata la pronta replica dello stesso attaccante, che chiarisce i motivi della sua scelta.
Intervenuto direttamente sul proprio profilo Instagram, Borriello non le manda a dire: "Buongiorno a tutti ho attesso qualche ora in più per rimanere concentrato sulla partita di ieri sera,ma dopo quanto è stato detto in questi giorni dal presidente del Cagliari è giusto fare chiarezza. Innanzitutto penso che sia una grandissima caduta di stile che il presidente del Cagliari calcio parli di cifre del mio contratto... Le sue dichiarazioni sono state assolutamente false! I motivi per cui sono andato via da Cagliari li ho elecanti nel post precendente quindi ci tengo a precisare che non sono andato via per soldi".
"Se avessi voluto andar via per soldi lo avrei fatto questa estate. Vi spiego i motivi: quando domenica scorsa ho chiesto di andare via al direttore e al presidente, non avevo accordi con nessuna squadra, infatti ho chiesto alla società di aiutarmi a trovare una sistemazione con uno scambio o con una vendita. Il mercoledí della stessa settimana una squadra di serie A (che non era la Spal) ha proposto alla società Cagliari 2 calciatori per uno scambio con il sottoscritto, scambio rifiutato dalla società Cagliari. Il giovedí nonostante io mi fossi allenato duramente come sempre tutta la settimana il direttore mi dice che non ero convocato per motivi disciplinari (cosa smentita da Rastelli sabato sera) per 2 giorni", ha continuato l'attaccante italiano.
Smentita anche la presunta lite con Rastelli: "Diversi giornali vicini alla società avevano insinuato che avessi litigato con Rastelli, cosa assolutamente non vera! Appena si è saputo che c'era la possibilità che potessi lasciare Cagliari, il mio agente ed io abbiamo ricevuto chiamate da 7 squadre (4 di serie A, 2 di Serie B e una estera)".
Giulini accusava Borriello di aver scelto la via dei soldi, ma il giocatore non ci sta: "Tra queste la Spal è stata la più veloce e convincente e ho accettato subito il progetto tecnico. Il Cagliari ha accettato l'offerta ottenendo anche benefici economici. E' falso quanto detto dal presidente del Cagliari in merito al mio guadagno! Le cifre sono esattamente le stesse che ho percepito nella passata stagione dal Cagliari".
"Nel Cagliari avevo premi facilmente raggiungibili mentre con la Spal ho un contratto di base più alto ma i premi facilmente raggiungibili non sono stati aggiunti! - ha puntualizzato Borriello - L'unico vantaggio che ho ottenuto è stato 1 anno in più di contratto GARANTITO, cosa che NON avevo al Cagliari perché il rinnovo di questa estate non è stato un reale rinnovo ma un contratto che sarebbe stato garantito solo se avessi fatto 8 reti e salvezza acquisita (con 7 goal e salvezza non sarebbe stato valido per intenderci)".
"Le dichiarazioni del presidente del Cagliari sono state FALSE e CATTIVE - ha affermato l'attaccante - e mi hanno messo contro un POPOLO e una TERRA che io ho sempre rispettato, onorando la MAGLIA e comportandomi sempre come un professionista esemplare in campo e fuori".
"Vorrei essere ricordato dai tifosi de Cagliari come un uomo che ha sempre dato tutto per la maglia - ha dichiarato il bomber napoletano - onorandola fino all'ultirma partita ed allenamento. La vita è fatta di scelte ovviamente le mie decisioni non possono essere condivise da tutti ma chiedo rispetto per la scelta che ho fatto. Non voglio tornare più su questo argomento, sono stato trasparente come ho sempre sono stato nella mia vita".
"Questa è tutta la VERITA!!! - ha concluso Borriello - Ciao a tutti, Marco. P.s. Con il raggiungimento dell'undicesimo posto della passata stagione i calciatori del cagliari calcio hanno ottenuto 60 milla euro di premio compreso il sottoscritto. Insieme al presidente del Cagliari ho deciso di devolverli in beneficenza entro Natale... Destinazione ancora da definire!".
