Alla fine di una resistenza stoica, il Cagliari è riuscito a strappare un punto al Milan, passato in svantaggio dopo pochi minuti a causa del goal del rientrante Joao Pedro e pervenuto al pari grazie al primo sigillo di Gonzalo Higuain.
I sardi hanno dimostrato di tenere bene i ritmi soprattutto a centrocampo, reparto che ha visto la definitiva consacrazione ad alti livelli di Nicolò Barella , già decisivo la scorsa stagione con ben sei reti all'attivo.
Quest'anno ha già timbrato il cartellino con una punizione vincente a Bergamo contro l'Atalanta, ma ciò che conta maggiormente è la padronanza delle sue giocate, come se i suoi 21 anni non influissero minimamente.
Cambi di gioco perfetti, giusto senso della posizione ed efficacia anche in zona offensiva: sull'1-0 ha colpito un palo con una bella conclusione di destro dal limite, circostanza che avrebbe potuto portare il Cagliari addirittura sul doppio vantaggio.
Prossima partita
Simbolo della serata perfetta di Barella è stato probabilmente il numero ai danni di Lucas Biglia a inizio ripresa, quasi a sottolineare un passaggio di consegne generazionale (undici gli anni di differenza tra i due).
Anche il tecnico Maran ha speso parole importanti per il ragazzo di Cagliari: "Non ha sbagliato un colpo, è il binomio di quantità e qualità. Credo che sia pronto per fare grandi cose , la convocazione in Nazionale lo dimostra".
Il presidente Giulini invece non pensa a cederlo, almeno per ora: "Non so quanto vale, è la nostra opera d'arte e non si vende " . In estate è stato seguito con grande interesse dall' Inter , affare che alla fine non si è concretizzato.
Per quanto riguarda il presente, Barella potrebbe rappresentare un'opzione più che valida per la Nazionale , alla luce delle difficoltà di Mancini soprattutto a centrocampo: in azzurro non ha ancora fatto il suo esordio e, possiamo dirlo, forse è arrivato il momento giusto.