Lega Pro

Bufera sul nuovo ad del Teramo: "Camorra montagna di merda? Li rispetto e loro rispettano me"

Non è cominciata nel migliore dei modi l'avventura al Teramo da amministratore delegato e da socio di minoranza (ha rilevato il 20%) per Nicola Di Matteo, imprenditore 66enne di origini casertane.

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Ai microfoni di Vera Tv - come riporta la Gazzetta dello Sport - il diretto interessato si è così espresso a precisa domanda su cosa ne pensasse del fenomeno criminale 'camorra'.

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"Mah, adesso dire che la camorra è una montagna di merda proprio no. La considero una scelta di vita, loro hanno rispetto di me ed io di loro".

Nel corso della sua intervista Di Matteo, che ha alle spalle un fallimento con il Mantova, e due vani tentativi di rilevare prima il Rimini e successivamente l'Arezzo, ha inoltre fatto riferimento alla sua autobiografia dal titolo 'Una vita salvata', all'interno della quale descrive quanto segue. "Io con certa gente ci giocavo assieme, eravamo ragazzini assieme".

Affermazioni che hanno scosso e non poco l'ambiente attorno alla squadra, che attualmente dopo 20 giornate di campionato si trova in 13esima posizione in classifica nel girone B della Lega Pro.

In particolar modo sono state mosse critiche all'attuale patron Campitelli (60% delle quote), che negli ultimi tempi era alla ricerca di imprenditori disposti ad immettere capitali all'interno della società.

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