La Juventus ha superato 2-1 il Venezia grazie alla doppietta di Leonardo Bonucci. Due guizzi del difensore in maglia numero 19 buoni per regolare la resistenza della formazione lagunare e - complice il pari della Roma con il Bologna - utili per consentire ai bianconeri di centrara la qualificazione alla prossima Champions League con tre turni d'anticipo.
Il centrale della Vecchia Signora è intervenuto nell'ultima puntata di 'SuperTele', il nuovo format di DAZN per analizzare la stagione che volge al termine. Un'annata scandita da evidenti rimpianti:
“C’è rammarico perché abbiamo perso punti per strada e con qualche punto in più avremmo potuto lottare per lo Scudetto. Sono errori che si possono commettere, abbiamo ottenuto la qualificazione in Champions e la speranza è di fare meglio l’anno prossimo, sia in Italia che in Europa“.
Tra le notti da cancellare c'è sicuramente il tonfo casalingo contro il Villarreal: un pesante 0-3 che ha estromesso la Juve agli ottavi di finale di Champions League per il terzo anno consecutivo:
"Capisco le reazioni dei tifosi. Viverla da fuori è stata ancora più difficile. Purtroppo quest’anno ho saltato partite importanti sia con la Nazionale che con la Juventus, questo è un grande rammarico. Ma adesso sto bene e voglio dare il massimo“.
Nell'ultima sessione di gennaio, la Juventus ha acquistato Dusan Vlahovic dalla Fiorentina che, dopo una partenza sprint, ha infilato qualche prestazione rivedibile:
"Credo che lui debba capire che deve giocare con meno frenesia quando ha la palla tra i piedi. Ora gli viene chiesto di tenere palla per salire la squadra, e deve capire quale sia la cosa giusta da fare ogni volta. È normale che delle volte possa eccedere nella voglia di fare perché è giovane, ma noi Dusan ce lo teniamo stretto perché da quando è arrivato ci ha dato entusiasmo e gol. È un giocatore molto importante per noi“.
La chiosa finale è sull'eterna dicotomia tra la qualità del gioco espresso e l'importanza di fare risultati:
“A tutti farebbe piacere giocare con l'80% di possesso palla e divertirsi. Poi ci sono anche delle partite in cui conta il risultato. Un mix tra le due cose sarebbe la soluzione migliore, ma non sempre è possibile. Si deve migliorare in alcuni aspetti, abbiamo pagato un po’ l’inesperienza dei molti giovani che ci sono in rosa, ma penso ci siano le basi per fare qualcosa di importante“.