Federico Bernardeschi JuventusGetty Images

Bernardeschi e la Juve: tutti gli indizi portano all'addio

Il finale è ancora tutto da scrivere, ma l'avventura di Federico Bernardeschi alla Juventus potrebbe terminare dopo tre stagioni. Chiacchiericci, indizi, tracce di mercato.

Perché alla Continassa, sebbene il COVID-19 sconvolgerà inevitabilmente usi e costumi, le strategie non passano di moda. Anzi, la programmazione da quelle parti rappresenta sempre e costantemente la base del discorso.

Sarà una finestra estiva di "scambi", di trattative separate, con un occhio rivolto all'aspetto tecnico e l'altro al bilancio. Insomma, nulla di sconvolgente, con i bianconeri che già nel recente passato hanno dimostrato di conoscere sapientemente la materia. Vedi le operazioni con Roma e Manchester City che hanno coinvolto Luca Pellegrini, Spinazzola, Cancelo e Danilo.

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E il 26enne di Carrara, dal canto suo, si avvia a rivelarsi una pedina per arrivare ad altri obiettivi. Anche perché gli estimatori non mancano, affatto. Nelle puntate precedenti s'è parlato di Barcellona e Milan, club che hanno maturato l'intenzione di arrivare all'ex viola mettendo sul piatto delle contropartite tecniche.

I blaugrana, infatti, hanno cercato di far quadrare i conti giocandosi la carta Ivan Rakitic. Il Milan, invece, ha tentato il colpo mettendo sul piatto Lucas Paquetà. Prospettive intriganti, ma non ritenute dalla Signora soddisfacenti al punto giusto.

Attenzione, poi, a eventuali nuove piste. Magari rimanendo sempre in Spagna. Non è un mistero, ad esempio, che l'Atletico Madrid segua da anni l'evoluzione di Bernardeschi. Tuttavia, al momento, questa resta una suggestione e non si registrano contatti diretti tra società.

Le settimane renderanno il quadro un po' più chiaro e, soprattutto, porteranno a una valutazione. Sbarcato sotto la Mole per 40 milioni, Bernardeschi - complice la carta d'identità - dovrebbe diventare una plusvalenza interessante. 

Parallelamente, la Juve lavorerà in entrata per assicurarsi quantomeno una nuova ala per ampliare gli orizzonti del 4-3-3. Tante idee, tanti nomi. Ma l'assoluta priorità va alle cessioni, vitali per poter operare successivamente all'insegna della qualità. 

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