Bove Miretti ZanottiGetty

Allarme giovani in Italia: porte chiuse in Serie A agli Under 21, in Europa i modelli sono Ligue 1 e Barcellona

"Abbiamo bisogno di mettere sul piano della discussione l'utilizzo dei giovani. Il calcio italiano rischia di subire questa situazione, abbiamo bisogno di ragazzi per la Nazionale A. Se continuiamo così, dovremo pescare dalla Serie C o trovare oriundi. In attacco praticamente non gioca più nessuno. L'Europa ci sta insegnando molte cose, ma dobbiamo avere l'umiltà e gli occhi per vedere”.

Il grido d’allarme del ct della Nazionale Under 21 Paolo Nicolato ha aperto il dibattito su una vicenda annosa e che progressivamente sta diventando sempre più urgente e gravosa: lo scarso minutaggio dei giovani italiani in Serie A. Un problema che abbiamo visto riflettersi anche nella classifica della NXGN 2022, in cui non trovano posto giocatori italiani, ma che non riguarda solo il nostro paese, manifestandosi con sfumature diverse in altri paesi europei.

Partendo dal fact-checking delle dichiarazioni di Nicolato la situazione in Italia è sicuramente delle più preoccupanti: restringendo la ricerca ai soli nati a partire dal 1º gennaio 2001 sono scesi in campo in Serie A solo 31 calciatori di nazionalità italiana, il 44% degli Under 21 schierati nel nostro campionato in questa stagione, numero assoluto e percentuale più basso dei Top 5 campionati europei. E non è certamente un caso se in Spagna e in Francia, due delle nazioni in cui lo sviluppo dei settori giovanili è assolutamente centrale nelle strategie dei club, i talenti locali sono privilegiati: il 77% dei calciatori Under 21 schierati in questa stagione nella Liga è di nazionalità spagnola, mentre in Ligue 1 il 63% è di passaporto francese. Dato che inevitabilmente si riflette nelle prestazioni delle rispettive Nazionali di categoria, entrambe in testa ai gironi di qualificazione agli Europei Under 21 2023.

U21 nei Top 5 campionati europeiGOAL

Ma al di là della quantità di calciatori schierati, a fare la differenza è anche e soprattutto la qualità e la continuità dei minuti giocati (dati Opta): nella Liga troviamo il 2004 più utilizzato in Europa, Gavi, titolare in 20 occasioni con il Barcellona e in campo per 1588 minuti (24 presenze complessive), davanti a Mohamed-Ali Cho, stellina dell’Angers che ha collezionato 17 presenze dal primo minuto (su 24 gettoni) totalizzando 1441 minuti. Numeri eccezionali per due adolescenti che sono già dei punti di forza dei rispettivi club. Gioielli precocissimi, fuori dal comune, che non trovano corrispettivi nel nostro campionato: zero i minuti giocati finora in Serie A da calciatori italiani nati nel 2004.

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Passando ai 2003 è la Bundesliga a guardare tutti dall’alto: oltre al fenomeno inglese del Borussia Dortmund Jude Bellingham, vincitore dell'edizione 2022 di NXGN, troviamo talenti tedeschi come Florian Wirtz, Jamal Musiala o Luca Netz, tutti con minutaggi sostanziosi, destinati a diventare colonne della Nazionale maggiore nei prossimi anni. E in Italia? Gli unici ad aver disputato almeno una partita da titolare sono Giorgio Scalvini (3 gare dal primo minuto, 10 presenze complessive con l’Atalanta) e Diego Coppola (schierato da titolare in 2 occasioni da Tudor a Verona). 

Non cambia molto la situazione tra i 2002: solo Udogie dell’Udinese (19 presenze da titolare su 25, 1639 minuti giocati) e Viti dell’Empoli (12 partite da titolare su 15, 1099 minuti disputati) hanno trovato spazio con continuità in questa stagione tra i calciatori di nazionalità italiana. A fargli compagnia, soprattutto considerando la fiducia datagli da Mourinho in questo ultimo periodo, poteva esserci anche Nicola Zalewski, nato a Tivoli da genitori polacchi, che nel settembre del 2021, con i 24 minuti giocati con la Polonia contro San Marino, ha chiuso le porte a un possibile futuro azzurro.

Il raffronto con gli altri paesi è allarmante: tra i 2002 in Francia brilla la stella di Hugo Ekitike, attaccante del Reims autore di 9 goal in Ligue 1, ma hanno giocato con regolarità anche i vari Kalimuendo, Agoume, Mbaku, Esteve, Pembele, Castello e Merlin, tutti con almeno 13 presenze dal primo minuto in campionato; in Spagna è ancora il Barcellona a rubare la scena con Pedri e Nico Gonzalez, in attesa del recupero al 100% di Ansu Fati, ma questa è stata anche la stagione dell’esplosione di Yeremi Pino, talentuoso esterno d’attacco del Villarreal che ha già totalizzato 18 presenze da titolare in questa Liga.

Chiudiamo il quadro con i 2001: anche qui poche note positive per la Serie A, con il solo Carboni titolare fisso a Cagliari e due ragazzi come Ricci e Rovella che avevano giocato con continuità nel girone d’andata ma che ora stanno trovando meno spazio, per motivi diversi. Ricci sta cercando di scalare le gerarchie al Torino dopo il trasferimento dall’Empoli; Rovella deve convincere Blessin di essere tornato al 100% dopo i problemi fisici che lo hanno rallentato negli ultimi mesi. Dietro di loro il vuoto: dei restanti sei calciatori italiani nati nel 2001 impiegati in questa Serie A, solo Salcedo e Maldini hanno giocato almeno 2 partite dal primo minuto. Decisamente troppo poco per dare certezze all’Under 21 di Nicolato o in prospettiva catturare l’attenzione di Mancini per la Nazionale maggiore. 

Il modello resta la Ligue 1, che tra i 71 Under 21 francesi impiegati da inizio anno vanta ben 19 classe 2001 in campo in questa stagione, di cui 8 con almeno 7 presenze dal primo minuto in campionato: spicca Saliba, titolare inamovibile nel Marsiglia di Sampaoli, il 2001 con il minutaggio più alto nelle prime cinque leghe europee.

Minuti U21 Top 5 campionati europei GOAL

Capitolo a parte merita la Premier League, per certi versi il campionato più simile alla Serie A in questa analisi: poco spazio ai giovani inglesi in generale (solo 37 under 21 impiegati da inizio stagione), ma con eccezioni di assoluta qualità come Bukayo Saka, uomo-copertina dell’Arsenal di Arteta, Mason Greenwood (finito ai margini solo dopo le note vicende extra-campo) Jacob Ramsey o Tino Livramento, punto fermo del Southampton nella sua prima esperienza lontano dal Chelsea, senza dimenticare Harvey Elliott, che aveva iniziato la stagione da titolare nel Liverpool di Klopp prima di infortunarsi gravemente a una caviglia.

A rendere ancor più allarmante la situazione per il calcio italiano è la pressoché totale assenza di calciatori Under 21 italiani nelle prime 4 squadre della classifica di Serie A: oltre al già citato Daniel Maldini, pur fermo a 144 minuti disputati con il Milan, sono stati utilizzati solo il rossonero Stanga, lo juventino Miretti e l’interista Zanotti. Minuti giocati in tre? Undici. Non serve aggiungere altro…

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