Mondiale per Club, la pressione sale: il Real Madrid trema, Inter Miami e Atletico Madrid ancora in corsa (più o meno)

Poche squadre si giocano tanto quanto l’Inter Miami in questo Mondiale per Club estivo. Lionel Messi resta tra i fuoriclasse assoluti, ma la franchigia MLS è chiamata a dare un segnale forte, sia per sé stessa che per l'intero campionato.

L’esordio contro l’Al Ahly si è chiuso con un deludente 0-0, in una gara segnata da alcuni lampi di classe di Messi e da una parata spettacolare su rigore di Ustari, ma anche da una prestazione di squadra poco convincente. L'Inter Miami è apparso timoroso per larghi tratti dell’incontro, con un guizzo di orgoglio soltanto nel finale.

“Sapevamo di affrontare una squadra forte... L’ansia e l’emozione ci hanno giocato un brutto scherzo nel primo tempo,” ha dichiarato il tecnico Javier Mascherano a fine partita. “Ma abbiamo avuto le nostre occasioni per vincere. La squadra ha lasciato un’ottima impressione. Questa è la strada giusta… giocando così, possiamo battere chiunque.”

E la risposta è arrivata: giovedì, i rosanero hanno ottenuto una vittoria fondamentale per 2-1 contro il Porto, grazie all’ennesima magia nel finale firmata Messi. Ma la qualificazione non è ancora al sicuro: con quattro punti nel Gruppo A, all’Inter Miami basterà un pareggio nell’ultima gara contro il Palmeiras per staccare il pass per la fase a eliminazione diretta.

Per un allenatore come Diego Simeone, le cui squadre sono note per la solidità difensiva, il pesante 4-0 subito all’esordio contro il PSG è stato un vero e proprio schiaffo. Ma se c’è una qualità che l’Atletico Madrid ha sempre dimostrato negli anni, è la resilienza.

“Siamo venuti per competere. In trasferta possono esserci delle turbolenze, e oggi ne abbiamo fatta esperienza,” ha commentato Simeone al termine del match.

Giocatori, staff e tifosi hanno sottolineato le condizioni proibitive al calcio d’inizio – 31 gradi sotto il sole diretto della California – come uno dei fattori del tracollo. Il centrocampista Marcos Llorente, però, ha ammesso che la difficoltà era la stessa per entrambe le squadre.

“Faceva un caldo terribile,” ha detto. “Avevo male alle dita dei piedi, mi facevano male perfino le unghie. Non riuscivo né a partire né a fermarmi. Alla fine è incredibile, ma visto che è così per tutti, non ci si può lamentare.”

L’Atleti ha però reagito da grande squadra, conquistando un successo fondamentale per 3-1 contro i Seattle Sounders che tiene vive le speranze nel Gruppo B. Con tre punti in classifica, gli uomini del Cholo hanno ora il destino nelle proprie mani, ma servirà probabilmente almeno un risultato positivo nell’ultima sfida contro il Borussia Dortmund per strappare il pass agli ottavi.

L’1-1 dell’Inter all’esordio contro il Monterrey è stato, a conti fatti, una prestazione deludente, ma nei tornei internazionali ogni punto conquistato può rivelarsi prezioso.

Dopo la disfatta nella finale di Champions League 2025 — un pesante 5-0 incassato dal PSG — i nerazzurri sono chiamati a riscattarsi e a dimostrare di poter ancora competere ai massimi livelli. Tuttavia, quanto mostrato nella prima giornata è stato ben lontano dagli standard che il mondo si aspetta dal club milanese.

Ora l’Inter si prepara a una prova di forza, sia fisica che mentale.

Alla delusione europea si è aggiunta anche quella in patria: in Serie A, i nerazzurri hanno visto sfumare lo scudetto all’ultima giornata, superati dal Napoli di Antonio Conte. Con zero trofei nella stagione 2024-25, il Mondiale per Club rappresenta un’occasione concreta di riscatto.

Dopo il pari contro i Rayados, il neoallenatore Cristian Chivu ha ammesso: “Ci è mancata un po’ di cattiveria sotto porta.”

L’ex difensore vorrà sicuramente di più dai suoi uomini offensivi nella prossima sfida, che li vede favoriti contro gli Urawa Red Diamonds, reduci da una sconfitta per 3-1 contro il River Plate.

Tra le squadre MLS più in forma alla vigilia del Mondiale per Club, il LAFC puntava a lasciare il segno dopo aver strappato in extremis la qualificazione grazie a uno spareggio secco vinto contro il Club América. Tuttavia, all’esordio contro il Chelsea, è arrivata una sconfitta per 2-0 che ha messo in evidenza tutte le difficoltà nel tenere testa a una big della Premier League.

Il tecnico Steve Cherundolo ha riconosciuto la superiorità degli avversari, ma ha preferito vedere il bicchiere mezzo pieno.

“Abbiamo davvero voglia di essere qui, di farci valere e cercare di lanciare un segnale,” ha dichiarato dopo il match. “Siamo ancora all’inizio del nostro percorso. Supereremo questa serata e useremo quanto accaduto per crescere e andare avanti.”

I Black and Gold hanno chiuso la gara con appena il 35% di possesso palla e solo tre occasioni da gol in novanta minuti. È stata la loro prima sconfitta in tutte le competizioni dal 9 aprile, quando caddero contro l’Inter Miami in Champions Cup.

“Nel complesso penso sia una prestazione su cui possiamo costruire,” ha aggiunto Cherundolo. “E dobbiamo farlo, perché ci aspetta un match fondamentale: è una partita che possiamo e dobbiamo vincere. Ora tutte le nostre energie saranno rivolte al recupero, poi inizieremo a preparare la prossima sfida, con l’obiettivo di fare meglio.”

Dopo il passo falso all’esordio, il LAFC potrebbe essere costretto a vincere le prossime due partite per centrare il passaggio del turno. La prossima occasione sarà venerdì, al Geodis Park di Nashville, contro l’ES Tunis, per andare a caccia della prima vittoria nel torneo.

Il Borussia Dortmund ha ricevuto un brusco risveglio nel suo esordio al Mondiale per Club, fermato sullo 0-0 da un Fluminense brillante e dominante. Surclassati sul piano fisico e del possesso palla, i gialloneri si sono salvati grazie a un pizzico di fortuna, come ha ammesso lo stesso tecnico Niko Kovac.

“Sapevamo che sarebbe stata dura, e così è stato. Il Fluminense è una squadra di altissimo livello, molto basata sul possesso,” ha dichiarato Kovac a DAZN. “Hanno giocato davvero bene. Abbiamo faticato, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa è andata meglio, ma nel complesso è un punto fortunato per noi.”

Nonostante la prestazione opaca, qualche segnale positivo non è mancato. Il nuovo acquisto Jobe Bellingham ha fatto il suo debutto entrando dalla panchina, mostrando personalità e qualità nei minuti finali. Inoltre, il Dortmund è riuscito a mettere in difficoltà la retroguardia brasiliana in contropiede, anche se senza riuscire a colpire.

Dopo una Bundesliga chiusa in crescendo, con la qualificazione alla Champions League 2025-26 conquistata nel finale, ogni progresso nel Mondiale per Club viene accolto con serietà. I tedeschi stanno prendendo sul serio la competizione.

“Si vede già che saranno sudamericani ed europei a dominare il torneo,” aveva dichiarato Kovac prima dell’esordio. “Ho già visto partite di alto livello – PSG-Atletico Madrid, Palmeiras-Porto. Si percepisce l’intensità, la qualità. Nonostante il periodo, il livello del calcio è davvero buono.”

Ora il Dortmund è secondo nel girone e si gioca tutto contro i Mamelodi Sundowns, vittoriosi nel match d’apertura contro l’Ulsan.

Una cosa è certa: né Al Hilal né il Real Madrid si aspettavano di dividere la posta all’esordio.

I Blancos sono stati fermati sull’1-1 dalla corazzata saudita, in un match in cui Federico Valverde ha prima causato un rigore e poi si è visto neutralizzare un tiro dal dischetto, lasciando la squadra con un solo punto all’esordio nel Mondiale per Club. Non è stata una prestazione negativa, ma piuttosto il classico rodaggio di un gruppo alla prima uscita sotto la guida del nuovo allenatore, Xabi Alonso.

“È un processo. Tutto richiede tempo,” ha dichiarato il tecnico spagnolo al termine della sua prima gara in panchina. “Il primo tempo non è stato all’altezza, ma dobbiamo cogliere gli aspetti positivi e imparare da quelli negativi.”

Oltre a Xabi Alonso, ha fatto il suo debutto anche Trent Alexander-Arnold, mentre Kylian Mbappé è stato assente a causa di un malessere che, nelle 24 ore successive alla partita, lo ha costretto al ricovero. La sua disponibilità per le prossime gare è ancora in dubbio, aggiungendo ulteriore pressione a un Real Madrid già chiamato a non sbagliare.

La squadra di Florentino Pérez era partita con l’obiettivo dichiarato di conquistare il sesto titolo mondiale e diventare la prima vincitrice della nuova edizione a 32 squadre. Ma questo non è stato certamente l’inizio sperato. Restano due partite, contro Pachuca e Salisburgo, e l’obbligo è fare sei punti. In caso contrario, le critiche non tarderanno ad arrivare: il Real Madrid è un’istituzione in questa competizione e, più di qualsiasi altra squadra, ha degli standard di rendimento altissimi da rispettare.