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Spalletti ItalyGetty

Macedonia-Italia, la prima di Spalletti: lavori in corso

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Complicata la prima. L'esordio di Luciano Spalletti sulla panchina dell'Italia non va oltre l'1-1 in casa della Macedonia. Primo tempo - tra alti e bassi - pimpante. Ripresa decisamente più imprecisa e qualitativamente non eccelsa nonostante il lampo di Ciro Immobile. Lavori in corso, dunque, con un cammino tutto fuorché semplice in vista di Euro 2024. E il fattore tempo, sicuramente, non aiuta gli azzurri, chiamati a cambiare immediatamente marcia per evitare un'altra cocente delusione.

  • Cristante ItalyGetty

    RAGIONARE IN VERTICALE

    Nel primo 4-3-3 in formato azzurro, Spalletti ha scelto di puntare su Cristante in qualità di play. Una decisione netta, studiata, atta a spalleggiare determinati movimenti per la linea metodista completata da Barella e Tonali. Il romanista si è reso protagonista di due buone occasioni e, in generale, della consueta abnegazione a protezione del pacchetto arretrato. Ma manca la precisione. Sì, non sono mancate le verticalizzazioni, fondamentali per il gioco del selezionatore azzurro, ma la sensazione è che il rebus per quanto concerne questo ruolo sia ancora dei più aperti. Con un’alternativa chiara, dal nome Manuel Locatelli, a patto che parallelamente alzi il rendimento con la Juventus.

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  • SUBITO CIRO IMMOBILE

    Negli ultimi tempi criticato a più riprese per le sue prove in Nazionale, Spalletti sul tema Ciro Immobile ha voluto sgombrare immediatamente il campo da qualsiasi equivoco: titolare e capitano. Insomma, il bomber della Lazio non si discute. E la risposta del diretto interessato non si è fatta attendere, individualmente la (ri)partenza che ci voleva, per consolidare fin da subito un feeling destinato a impreziosirsi di partita in partita.  

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  • INTENZIONI CHIARE

    Sebbene gli ampi e doverosi margini di miglioramento non manchino, alcune giocate sono di chiaro stampo spallettiano. Dai movimenti dei terzini a entrare dentro il campo, passando per le triangolazioni a tutta velocità che tante volte hanno fatto le fortune delle squadre allenate dal tecnico toscano. Si riparte da qui, con la netta sensazione che l’evoluzione possa essere continua e decisa. Solamente il tempo scandirà la bontà del progetto, ma intanto è arrivata una ventata fresca da respirare a pieni polmoni.

  • 2023-09-07-italy-nicolo-barella(C)Getty images

    SENSO DI APPARTENENZA

    Spalletti, fin dalla presentazione, ha puntato enormemente sul concetto di gruppo. D’altra parte, con 64 primavere, il c.t. ne ha viste e vissute tante. Ma non è un caso, affatto, che LP le migliori cose le abbia fatte portando immediatamente il gruppo dalla sua. Instaurando con i suoi calciatori, dunque, un ottimo rapporto. Ecco, in Macedonia s’è notato candidamente come gli azzurri abbiano provato a mettere in mostra quanto preparato nei pochi giorni di Coverciano. Un segnale netto e inequivocabile di come la rosa abbia voglia di ampliare gli orizzonti e, dunque, di seguire le linee guida impartite da un mister vincente e propositivo.

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