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La crisi dell'Ajax dopo l'addio di Farioli: le goleade in Champions, il -8 da PSV e Feyenoord, l'esonero di Heitinga

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Dimenticatevi l'Ajax di Erik ten Hag, giusto per non andare ai tempi di Van Gaal e Litmanen: quella versione degli ajacidi, la squadra che nel 2019 arrivava a un passo dalla finale di Champions League, oggi è un lontano ricordo. Oggi ce n'è un'altra, di versione: decisamente più sbiadita.

La squadra di Amsterdam sta vivendo l'ennesimo periodo di crisi profonda in anni tutt'altro che semplici. Sia in patria, dov'è lontana dalla vetta, che in Europa: nel girone di Champions League le ha perse tutte malamente e le ha appena prese in casa dal Galatasaray di Victor Osimhen, grande protagonista mercoledì nel 3-0 turco alla Johan Cruijff Arena.

A pagare per tutti, così, è stato John Heitinga. Ovvero colui che avrebbe dovuto dar seguito al lavoro dell'italiano Francesco Farioli, e che all'Ajax aveva regalato un pezzo di cuore anche da calciatore, ma che in panchina non ha saputo mantenere i biancorossi ai più alti livelli.

  • L'ESONERO DI HEITINGA

    L'esonero di Heitinga è arrivato nel pomeriggio, meno di 24 ore dopo la batosta contro il Galatasaray. Il club olandese ha comunicato il suo allontanamento "con effetto immediato", spiegando che il contratto "sarebbe andato in scadenza il 30 giugno del 2027, ma ora verrà risolto". Via anche Marcel Keizer, suo assistente. A prenderne il posto a interim sarà Fred Grim.

    "È una decisione dolorosa - ha spiegato il direttore tecnico dell'Ajax, Alex Kroes - Ma ripensando agli ultimi mesi, dobbiamo concludere che le cose sono andate molto diversamente da come avevamo previsto. Abbiamo visto troppi pochi progressi e abbiamo perso punti inutilmente. Sappiamo che può volerci del tempo prima che un nuovo allenatore lavori con una squadra che ha subito dei cambiamenti. Abbiamo dato a John quel tempo, ma crediamo che sia meglio per il club nominare qualcun altro alla guida della squadra. Speriamo di presentare insieme un nuovo allenatore il prima possibile. Ringraziamo John e Marcel per il loro impegno e auguriamo a Fred la migliore fortuna, a partire dalla trasferta di domenica a Utrecht".

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  • LE GOLEADE IN CHAMPIONS LEAGUE

    A far traboccare un vaso già stracolmo è stata l'enorme goccia dello 0-3 contro il Galatasaray, come detto. L'ex napoletano ha segnato tutte e tre le reti dei turchi, scatenandosi dal 59' al 78', anche se le ultime due sono arrivate dal dischetto.

    La sensazione di disarmo che sta avvolgendo l'Ajax, del resto, è netta ormai da tempo. Perlomeno in Champions League, competizione a cui l'ormai ex squadra di Heitinga, di fatto, non si è nemmeno presentata.

    L'Ajax ha iniziato perdendo in casa contro l'Inter di Marcus Thuram, autore di una doppietta tra primo e secondo tempo a certificare la supremazia nerazzurra. Quindi ha rimediato una goleada dopo l'altra: in casa del Marsiglia (0-4), in casa del Chelsea (1-5, ma lì ha fatto la differenza anche il rosso diretto a Taylor dopo un quarto d'ora) e infine, appunto, lo 0-3 interno contro il Galatasaray a chiudere un cerchio nerissimo.

    Se a comandare il girone di Champions League sono Bayern, Arsenal e Inter, 'altro lato della luna della classifica è costituito proprio dall'Ajax: gli olandesi sono ultimi a quota zero assieme a un'altra delusione totale come il Benfica, ma con una differenza reti peggiore e di parecchio (-13 contro il -6 della formazione di José Mourinho).

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    UNA VITTORIA IN 7 PARTITE

    La crisi dell'Ajax è profonda e si rispecchia pienamente nei risultati, non solo in Champions League ma anche in Eredivisie. Contando entrambe le competizioni, Klaassen e compagni hanno vinto appena una volta nelle ultime 7 partite disputate.

    Il successo in questione risale a non molto tempo fa: 3-2 in casa del Twente il 26 ottobre. Gara in cui l'Ajax è andata sotto nel punteggio rivivendo i soliti fantasmi, salvo segnare tre volte nel secondo tempo e soffrire parzialmente nel finale per il rigore vincente di Van Volkswinkel.

    Per il resto, dal 30 settembre a oggi si sono accumulate delusioni su delusioni: le sconfitte contro Marsiglia, Chelsea e Galatasaray, ma anche quella interna in campionato contro l'AZ (0-2), oltre a un paio di pareggi contro Heerenveen e Sparta, quest'ultimo acchiappato proprio al settimo minuto di recupero da una rete di Gloukh. Un rendimento scadente, se non di più.

  • IL -8 DA PSV E FEYENOORD

    Le difficoltà estreme che alla fine hanno portato la dirigenza all'esonero di Heitinga, naturalmente, non si riflettono sullo sulla classifica del girone di Champions League: in Eredivisie l'Ajax non si trova nei bassifondi, questo no, ma non è neppure vicino alla vetta.

    Se è vero che il ko contro l'AZ è stato fin qui l'unico, è palese anche come i pareggi siano troppi: ben 5 nelle prime 11 giornate. Un rendimento ben diverso rispetto a quello di PSV e Feyenoord, le due battistrada del campionato, che hanno vinto 9 volte a testa e pareggiato una sola partita (il PSV proprio contro l'Ajax, ironia della sorte).

    Al momento sono 8 i punti di svantaggio dell'Ajax, che ne ha collezionati 20, rispetto al duo di vetta che ne ha 28. Il torneo è ancora lungo e le rimonte e controrimonte dello scorso anno ne sono il più chiaro esempio, ma intanto la stagione ajacide rischia di essere già compromessa dopo poche settimane.

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    E INTANTO FARIOLI VOLA

    A diversi chilometri di distanza, intanto, c'è un uomo felice: Francesco Farioli si è lasciato alle spalle la clamorosa perdita del titolo di pochi mesi fa, titolo che l'Ajax aveva già in pugno e che alla fine ha praticamente consegnato nelle mani del PSV, e continua a fare faville con il Porto.

    Se l'Ajax soffre e si lecca le ferite, i portoghesi allenati dal grande ex hanno steccato appena due volte in questo inizio di stagione: in campionato contro il Benfica (0-0) e in Europa League contro il Nottingham Forest, uno 0-2 che coincide con l'unica sconfitta tra tutte le competizioni.

    Ciò significa che il Porto guarda tutti dall'alto al basso nella Liga de Portugal, davanti a Benfica, Sporting e alle altre, e continua ad avere ottime chances di qualificazione diretta anche in Europa League. Diversamente da un Ajax che, di questo passo, verrà eliminato ben prima della conclusione del girone di Champions League.