Simone Inzaghi Manchester City Inter 18092024Getty Images

L'Inter tra le big d'Europa grazie a Simone Inzaghi: le scelte coraggiose e la Champions League come doppia rivincita

“L'Inter è una squadra meravigliosa”.

Brava e coraggiosa, proprio come il suo allenatore. Pep Guardiola esalta i nerazzurri, che escono da Etihad con un punto in tasca e soprattutto la consapevolezza di aver raggiunto una dimensione internazionale non temporanea e frutto del caso, ma stabilendosi nell’élite del calcio europeo e mondiale gettando basi solide.

L’artefice di questo percorso è senza alcun dubbio Simone Inzaghi, arrivato tre estati fa sulla panchina nerazzurra e capace di scrivere indelebilmente il proprio nome nella storia dell’Inter, conquistando non solo Coppa Italia e Supercoppa Italiana ma anche una finale di Champions League e lo Scudetto numero venti, che ha consentito alla società di viale della Liberazione di cucire la seconda stella sulla maglia.

La sfida di Manchester, esordio dell’Inter nella nuova fase campionato di Champions League, certifica grazie a diversi fattori il valore di un tecnico molto spesso sottovalutato e bistrattato dalla critica, ma che ha saputo resistere al mare in tempesta e che ora si gode i frutti di un lavoro straordinario, senza perde mai la rotta e rallentare, continuando a correre verso nuovi obiettivi e nuovi traguardi.

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L’Etihad e lo 0-0 hanno dimostrato il coraggio di Inzaghi, che ha rinunciato ad alcune pedine fondamentali lanciando un segnale chiaro di credere in tutto il gruppo a disposizione con i fatti e non con le parole e di aver dato una mentalità e un’idea di gioco chiara e diretta a una squadra che lo segue in ogni battaglia.