Non è sempre facile, ma in generale ai calciatori non piace guardare troppo in là. Le cose possono cambiare rapidamente dentro e fuori dal campo. Farsi prendere dalla mania dei trofei può essere pericoloso. È quasi sempre meglio abbracciare il cliché "una partita alla volta". E Dominik Szoboszlai, la scorsa stagione, ha imparato questa preziosa lezione.
L'ungherese non ha mai fatto previsioni o proclami avventati o arroganti, ma ora sente di essere stato un po' troppo ottimista sulle possibilità della propria squadra, crollata nel finale del 2023/2024, di fare piazza pulita. "Quando sono arrivato al Liverpool volevo vincere tutto nella mia prima stagione - ha recentemente ammesso - per cui adesso non mi piace parlare di titolo".
Non sorprende quindi che, quando gli è stato chiesto dei tifosi del Liverpool che cantavano "vinceremo il campionato" nel finale della gara vinta per 2-0 contro il Manchester City, Szoboszlai abbia evitato l'argomento. "Non l'ho sentito", ha detto prima di aggiungere immediatamente: "Ero molto stanco".
Ovviamente poteva anche essere così, perché Szoboszlai si è davvero spinto al limite all'Etihad Stadium, crollando a terra nel momento del fischio finale. Solo tre giorni dopo, però, ha in qualche modo raccolto abbastanza energie per giocare altri ottimi 90 minuti, il tutto mentre il Liverpool faceva un altro significativo passo avanti verso la conquista del titolo battendo il Newcastle e portandosi a +13 sulla seconda, l'Arsenal.
Szoboszlai ha segnato in due partite consecutive con il Liverpool per la prima volta da quando è arrivato ad Anfield, nell'estate del 2023: un'ulteriore prova che un giocatore che solo il mese scorso veniva criticato è diventato un punto fermo nella squadra di Arne Slot.





