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Arda Guler Fenerbahce 2022Getty Images

Chi è Arda Guler, il ‘Messi turco’ accostato al Milan

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Pallone stoppato con la suola della scarpa sinistra, un paio di passi per sistemarselo meglio e per prendere la mira e tiro a giro da fuori area per metterlo lì dove Ward non ha nemmeno provato ad arrivarci. Lì dove in realtà nessuno può arrivarci. Arda Guler ha trovato così, a diciotto anni e alla sua quarta presenza, il suo primo goal con la maglia della Nazionale maggiore turca addosso. Lo ha fatto nel corso di una partita valida per le qualificazioni ad Euro 2024 contro il Galles e a venti minuti dal suo ingresso in campo.

Una rete che ha permesso alla Turchia di portarsi sul 2-0 a dieci minuti dal termine della sfida e di chiudere i giochi in anticipo, una rete che con ogni probabilità sarà ricordata come la prima di moltissime altre. Sì perché Arda Guler non è solo la grande speranza del calcio turco, il potenziale fenomeno chiamato a portare la rappresentativa dei ‘Sultani’ ad un altro livello, ma è anche uno dei più grandi talenti dell’intero panorama calcistico mondiale.

Chi ha avuto modo di vederlo crescere non ha dubbi: il ragazzo ha qualità tecniche fuori dal comune. Così fuori dal comune che a Istanbul, dove dal 2019 gioca vestendo la maglia del Fernerbaçhe, in molti lo hanno già paragonato, senza troppi timori reverenziali, al grande Lionel Messi.

Già finito da tempo nel mirino dei migliori club europei, Arda Guler potrebbe essere uno dei grandi protagonisti della sessione estiva di calciomercato. La valutazione del suo cartellino sale di giorno in giorno e c’è chi potrebbe pensare di farlo suo nonostante la giovanissima età, pur di anticipare una concorrenza che rischia di farsi via via sempre più nutrita.

  • IL VIDEO CHE L’HA PORTATO AL FENERBAHCE

    Che Arda Guler avesse un qualcosa di speciale lo si è capito fin da subito. Ad avvicinarlo al mondo del calcio è stato suo padre Umit che, non solo gli ha trasmesso la sua passione, ma ha fatto di tutto affinché imparasse ad usare soprattutto il mancino. Il pallone posizionato sempre sul piede sinistro, tutto il supporto possibile per intraprendere il percorso che potesse portarlo a diventare un calciatore e poi l’intuizione del suo insegnante di educazione fisica che, quando Arda era ancora in seconda elementare, consiglia alla famiglia di far entrare il bambino nel settore giovanile del Genclerbirligi, il club con le migliori strutture in assoluto nella sua Ankara.

    Da quel momento in poi la sua ascesa diventa inarrestabile. Viene nominato capitano prima della squadra U11 e poi di quella U14 ed è nel corso di un torneo che attira le attenzioni di Serhat Pekmezci, l’allora coordinatore del settore giovanile del Fenerbahçe.

    Pekmezci segnala il ragazzo al suo club, spiega che fa con il pallone cose mai viste e che l’ha visto restare in campo nonostante un infortunio pur di aiutare i suoi compagni. Non ricevendo alcuna risposta dai suoi dirigenti, prepara un video con le giocate di Arda Guler e lo invia direttamente al presidente Ali Koç che di lì a poco formula un’offerta irrinunciabile al Genclerbirligi. Il resto è già storia.

    Nel marzo del 2022 Arda Guler diventa il più giovane calciatore ad aver mai indossato la maglia del Fenerbahçe in una partita del massimo turco. Poco più di un mese dopo ha già all’attivo tre reti e tre assist e gli occhi addosso dei più importanti club europei.

    Nella stagione successiva eredita il 10 da Mesut Ozil (compagno di squadra al quale è stato spesso accostato per qualità tecniche), realizzando così il sogno di vestire lo stesso numero del suo idolo nonché leggenda del Fenerbahçe: Alex de Souza.

    Già entrato nel giro della Nazionale maggiore turca, a partire da inizio 2023 si guadagna via via sempre più spazio nella sua squadra fino a diventare uno dei titolari inamovibili. Nell’ultima annata ha totalizzato trentacinque presenza in tutto, venti delle quali in campionato condite da quattro goal e quattro assist.

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  • LE CARATTERISTICHE TECNICHE

    Sinistro naturale, Arda Guler è un centrocampista offensivo che può essere schierato sia da trequartista che da esterno destro, posizione quest’ultima che gli consente di sfruttare la sua velocità, il suo dribbling letale e di rientrare sul piede forte per tentare il tiro.

    Abile anche nei calci da fermo, è un giocatore dotato di grandissima creatività che, unita ad un’ottima visione di gioco e ad una grande bravura nel passaggio, fa di lui anche un eccellente rifinitore.

    In Turchia non hanno dubbi nel considerare le sue qualità ‘illimitate’, ma Arda Guler non è solo un giocatore prettamente d’attacco. Nonostante la giovanissima età ha infatti già maturato grandi consapevolezze dal punto di vista tattico e la cosa è ampiamente dimostrata dal fatto che in ogni partita garantisce sempre anche un buon contributo in fase difensiva.

    Dribbling, fiuto per il goal, sicurezza nel gestire il pallone, buon fisico (è alto 176 cm) e idee chiare in campo, sono i punti di forza di un ragazzo che sembra già pronto per il prossimo step.

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  • UN FUTURO IN ITALIA?

    Il nome del gioiello classe 2005 del Fenerbahçe negli ultimi mesi è stato già accostato a quello di Barcellona, Borussia Dortmund, Bayern Monaco, Liverpool ed Arsenal.

    Di lui però recentemente si è anche parlato come di un profilo nel mirino di club italiani, il Milan su tutti. La società rossonera, avrebbe individuato proprio in Arda Guler il possibile gioiello chiamato a prendere il posto nello scacchiere di Pioli di Brahim Diaz (che ha fatto ritorno al Real Madrid) e di Charles De Ketelaere (che sin qui ha deluso le aspettative in Italia).

    Le caratteristiche sono quelle giuste per il gioco proposto dal Milan, le qualità tecniche non si discutono e, al netto di un periodo di adattamento che potrebbe essere necessario per un ragazzo di diciotto anni, potrebbe valere certamente la pena fare un investimento in ottica presente, ma anche futuro.

    La valutazione del suo cartellino si aggira già tra i 18 ed i 20 milioni di euro, una cifra importantissima per giocatore così giovane, ma potrebbero essere realmente pochi i talenti europei con un potenziale paragonabile al suo.

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