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Riccardo Calafiori ArsenalGetty Images

Calafiori sempre più al centro della Nazionale: con l'Arsenal goal e assist, per Gattuso e Arteta è un giocatore chiave

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Dalle giovanili della Roma al trasferimento in Svizzera, al Basilea, fino al ritorno in Italia con la maglia del Bologna: un percorso in crescita costante, culminato con l’esplosione definitiva e il passaggio all’Arsenal per quasi 50 milioni di euro.

La storia di Riccardo Calafiori parte da lontano, segnata da un grave infortunio a soli 16 anni, che rischiò di compromettere per sempre la sua carriera. Un ricordo ormai sbiadito, parte di un cammino che ha avuto un lieto fine.

Oggi il difensore classe 2002 è una certezza: titolare in tutte le prime sette gare di Premier League con i Gunners e punto fermo anche della Nazionale, dove è destinato a conquistarsi sempre più un posto da protagonista assoluto.

  • COME STA ANDANDO CALAFIORI ALL'ARSENAL?

    Dopo una stagione di rodaggio - 29 presenze complessive impreziosite da tre gol e due assist - Calafiori è diventato uno dei punti fermi dell’Arsenal.

    Dall’inizio del campionato, l’ex difensore del Bologna ha disputato sette partite su sette da titolare in Premier League, segnando all’esordio contro il Manchester United e servendo un doppio assist nella sfida successiva contro il Leeds.

    In Champions League, è rimasto in campo per tutti i 90 minuti nella prima contro l’Athletic Bilbao al San Mamés, mentre è stato risparmiato nel match successivo con l’Olympiacos, decisione dettata dal fitto calendario e dagli impegni ravvicinati con Newcastle (tre giorni prima) e West Ham (tre giorni dopo).

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  • IL RUOLO CON I GUNNERS E IN NAZIONALE

    Il ruolo di Calafiori all’Arsenal è diverso da quello che ricopre con la maglia della Nazionale.

    Con i Gunners, infatti, il classe 2002 viene impiegato come terzino sinistro nel 4-3-3 disegnato da Arteta, che spesso lo preferisce al giovane talento inglese Lewis-Skelly.

    In Nazionale, invece, Calafiori agisce da centrale di sinistra in una difesa a quattro o da braccetto mancino quando il ct opta per una linea a tre.

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  • UN DIFENSORE ATIPICO CON CARATTERISTICHE OFFENSIVE

    Già ai tempi del Bologna, sotto la guida di Thiago Motta, Calafiori aveva mostrato una spiccata predisposizione offensiva.

    Il suo approdo all’Arsenal ha ulteriormente messo in risalto questa caratteristica, grazie allo stile di gioco di Arteta, che può contare su un terzino capace non solo di essere preciso in copertura, ma anche di proporsi con continuità e qualità in fase offensiva, quasi come un’ala aggiunta.

    Un paragone - da prendere con le dovute cautele - può essere fatto con Gareth Bale, che iniziò la sua carriera proprio come terzino sinistro al Tottenham, prima di avanzare progressivamente il suo raggio d’azione fino a diventare una delle ali più forti della sua generazione. 

    Senz’altro le caratteristiche non sono del tutto sovrapponibili, poiché il gallese poteva contare su una velocità devastante; tuttavia, l’attitudine offensiva di Calafiori gli consente di spingersi con naturalezza oltre la metà campo e di rendersi pericoloso negli ultimi trenta metri.

  • GLI ELOGI DI ARTETA: "HA UN'AURA SPECIALE"

    Poche settimane fa, dopo l'1-0 contro il Manchester United siglato proprio dall'ex Bologna, il tecnico dell'Arsenal Arteta aveva parlato così: "Calafiori ha la capacità di cambiare l’energia, anche dentro una stanza normale. Ha un’aura, una presenza speciale. Può cambiare le cose nella tua area di rigore, ma anche in quella avversaria.”

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