Maurizio Sarri NapoliGetty Images

Sarri stronca il turnover: "Masturbazione mentale italiana, non posso cambiarne 6"

Niente turnover, siamo il Napoli . Nonostante il calo fisico di alcuni giocatori durante la gara contro l'Inter, infatti, Maurizio Sarri in conferenza esclude categoricamente di fare rifiatare i suoi titolarissimi nel turno infrasettimanale di campionato.

" Il turnover se lo fai e vinci sei un fenomeno, altrimenti hai sbagliato. Noi abbiamo validi campi, ma per metterli in condizione di fare bene vanno inseriti un paio per volta, con 6 per volta perdi identità e dai la colpa a loro quando invece non è così.

Per vedere il loro valore e farli rendere al meglio devi fare un paio di cambi, ma questa è una masturbazione mentale italiana , il City è all'ottava con gli stessi" , sottolinea Sarri.

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Il tecnico però ammette: "Mertens ha fatto due mesi da fenomeno, un calo di rendimento è fisiologico. Per tutti il massimo della forma non può durare più di 21 giorni. Poi il calo fisico può arrivare dopo 4-5 mesi giocando ogni 3 giorni.

I numeri di Manchester sono di grande livello e la settimana scorsa anche i numeri della Lega ci danno primi in quasi tutte le statistiche. La condizione è buona, questo non è un momento in cui si paga la condizione".

A chi gli fa notare una certa mancanza di brillantezza del Napoli invece Sarri risponde così: "Non credo, forse in qualcuno, tipo Insigne fermo per qualche giorno, ma sono cose naturali e non bisogna generalizzare".

Infine il tecnico esalta la prestazione contro l'Inter: "Abbiamo avuto il 75% di supremazia territoriale con l'Inter che ha grandi ripartenze e gli abbiamo concesso solo un paio di tiri. A tratti potevo giocare anche io dietro. Il centrocampo ha messo grande pressione

Non ci si può più nascondere? Noi possiamo farlo tranquillamente, non è scritto nella logica essere protagonisti. Non ci fa nè caldo nè freddo. La partita ci lascia la sensazione di aver perso due punti con un'intensità mostruosa. Siamo in salute fisica e mentale" . Altro che turnover, insomma.

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