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Rimpianto Pellegrini: "Il FPF negò Sanchez al Manchester City"

Alexis Sanchez sarà in campo, domenica, nella sfida al vertice tra Manchester City e Arsenal. Con la maglia dei Gunners, ovviamente. Anche se soltanto alcune sliding doors, un paio d'anni fa, hanno impedito che il destino del cileno fosse il City.

A rivelarlo è Manuel Pellegrini, connazionale di Sanchez e precedessore di Pep Guardiola sulla panchina dei Blues: nel 2014 l'ex giocatore dell'Udinese, in uscita dal Barcellona, era uno dei principali obiettivi del Manchester City, pesantemente frenato però dal Fair Play Finanziario impostogli ai tempi dall'UEFA.

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"Sanchez era uno dei migliori giocatori del mondo e lo dimostrava in tutte le partite - le parole di Pellegrini all'emittente radiofonica 'ADN' - Era lui il grande colpo che volevamo portare al Manchester City in quell'estate. Non ci riuscimmo soltanto perché il club fu punito per la questione FPF".

Pellegrini si riferisce ai limiti al mercato imposti dalla UEFA al City, che aveva infranto le regole relative al Fair Play Finanziario. Il club si era peraltro visto infliggere anche una multa da quasi 17 milioni di sterline (20 milioni di euro).

Ebbene, nel 2014 Sanchez scelse di andare all'Arsenal, non riuscendo a conquistare la Premier League ma mettendosi in tasca due FA Cup e una Community Shield. Domenica pomeriggio sarà lui, il grande acquisto mancato, il primo pericolo per il Manchester City.

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