Roberto ManciniGetty

Mancini approva il no di Verdi al Napoli: "Io sto con lui, avrebbe fatto panchina"

Una scelta che ha fatto scalpore quella di Simone Verdi, che ha deciso di rifiutare la proposta di una squadra che lotta per lo Scudetto, nella fattispecie il Napoli. "Ho iniziato un percorso di crescita con il Bologna ed intendo completarlo", ha spiegato il calciatore. Una scelta che da tanti è stata interpretata come timore di mettersi in gioco in un grande club, ma che ha anche trovato l'approvazione di un tecnico importante come Roberto Mancini.

"Io sto con Verdi, avendo fatto come lui - ha affermato Mancini, intervistato dal 'Corriere di Bologna' - Figuratevi se non lo capisco. Quando ero alla Samp mi volevano tante squadre, ma ero felice e la felicità non ha prezzo. A distanza di tanto tempo non me ne sono mai pentito, perchè il cuore devi sempre ascoltarlo, non tradirlo".

La decisione di Verdi, cuore rossoblù a parte, è stata dettata con molta probabilità anche dal voler continuare a essere un punto di riferimento importante nella squadra in cui gioca, mentre al Napoli sarebbe stato solo una riserva di lusso, considerato che i posti da titolare dell'attacco partenopeo sono attualmente occupati da elementi come Insigne, Mertens e Callejon che per Sarri sarebbe stato molto difficile lasciare in panchina per far posto al 25enne lombardo.

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Secondo Mancini l'eventualità di far panchina potrebbe essere stata effettivamente l'ago della bilancia nella scelta del calciatore... "Verdi mi sembra un ragazzo con la testa sulle spalle e prima di rispondere no al Napoli ci avrà pensato e ripensato - ha proseguito Mancini - Giovane e bravo com'è avrà il tempo in una squadra che lotta per vincere lo scudetto, giocando. Avrà anche pensato che a Napoli avrebbe dovuto fare la panchina".

Determinante, poi, anche il momento in cui questo trasferimento sarebbe dovuto avvenire... "Un conto è muoversi a luglio e un altro a gennaio - ha detto ancora Mancini - Soprattutto quando trovi una squadra consolidata che porta avanti da mesi e mesi certi meccanismi di gioco. Sarri lo conosce bene, ma per lui sarebbe comunque stata una squadra nuova. E poi un ragazzo per giocare bene deve essere anche felice e se Verdi ha capito che non lo sarebbe stato, dico che a questo punto ha fatto la scelta giusta. Tanto è rimasto in una squadra molto importante e poi quando sei bravo i treni passano ogni cinque minuti". 

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