Campedelli ChievoGetty

Caso plusvalenze fittizie, deferiti Campedelli e il Chievo

Non si spegne il caso delle presunte plusvalenze fittizie. Il Procuratore della FIGC e il Procuratore federale aggiunto hanno deferito al Tribunale federale nazionale-Sezione Disciplinare il Chievo per responsabilità diretta e oggettiva, il suo presidente Luca Campedelli e i dirigenti Piero e Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli, Antonio Cordioli nel nuovo procedimento che è stato aperto dopo la pronuncia di "improcedibilità per vizio di forma" arrivata per il vecchio. 

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"Il Procuratore Federale - si legge nella nota della Federcalcio - ed il Procuratore Federale Aggiunto, espletata l’attività istruttoria in sede disciplinare, esaminati gli atti del procedimento, a seguito della decisione del Tribunale Federale Nazionale (pubblicata con C.U. n. 10/TFN del 25 luglio 2018) con la quale ha, tra l’altro, dichiarato improcedibile il deferimento nei confronti del Chievo Verona e di alcuni dirigenti e, per l’effetto, ha restituito gli atti alla Procura Federale con riferimento a tali posizioni,

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hanno deferito al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – Luca Campedelli, Piero Campedelli, Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli, Antonio Cordioli. Per responsabilità diretta ed oggettiva è stata deferita anche la società".

Campedelli doveva essere ascoltato nei giorni scorsi ma il dirigente veneto ha mandato un certificato medico per giustificare la sua assenza all'audizione, e questo aveva determinato la pronuncia di "improcedibilità" nel primo procedimento che era stato aperto e la sua conclusione con un nulla di fatto.

Ora però tutto si riapre e il Chievo dovrà rispondere dei presunti illeciti amministrativi relativi al triennio 2014-17, con possibili gravi sanzioni sul piano sportivo per la società veneta.

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