La presenza in Italia, in particolar modo a Torino, di Alvaro Morata non è per nulla passata inaspettata: se unita all'incontro di qualche tempo fa con il ds della Juventus, Fabio Paratici, è in grado di innescare una vera e propria bomba di mercato.
L'attaccante del Chelsea è tornato in quella che è stata la sua città dal 2014 al 2016, un ritorno che ha lasciato diverse tracce e suggestioni di mercato in grado di far sognare i tifosi bianconeri con cui il rapporto di stima e affetto non si è mai interrotto.
Morata ha soggiornato in un hotel in pieno centro, lo stesso che ospita gli azzurri di Roberto Mancini impegnati stasera in amichevole contro l'Olanda. Tallonato dalla stampa, l'ex Real si è affrettato a precisare il motivo del suo soggiorno, come riportato da 'Tuttosport': "Siamo qui per partecipare a una festa di compleanno".
Inevitabile la domanda sulla sua ex squadra e tutte le suggestioni di mercato che ne derivano: "La Juve? Vediamo, per ora non so nulla del mio futuro... In questo momento penso soltanto alle vacanze".
Risposta di circostanza che non smuove nulla nel concreto ma contribuisce ad alimentare le speranze dei tifosi: un'eventuale trattativa resta difficile per la richiesta del Chelsea (Abramovich chiede non meno di 60 milioni di euro) e per il possibile inserimento dell'Atletico Madrid qualora Griezmann lasci per approdare al Barcellona.
La Juventus preferirebbe proporre un prestito oneroso con obbligo di riscatto e pagamento dilazionato in più rate, ipotesi non particolarmente gradita ai londinesi che vorrebbero monetizzare il massimo e subito da una cessione dello spagnolo, il cui contratto scadrà nel 2022.
Martial resta un obiettivo più facile da raggiungere per Marotta (il suo contratto con il Manchester United terminerà tra un anno) mentre resta complicato arrivare a Lewandowski, soprattutto per questioni d'ingaggio: il polacco percepisce 15 milioni all'anno al Bayern Monaco.
