Come annunciato da Gianpiero Ventura , tra i pali dell' Italia nel match valido per le qualificazioni mondiali contro il Liechtenstein ci sarà il totem azzurro Gigi Buffon , dopo aver dato spazio a Donnarumma nell'amichevole vinta contro l' Uruguay.
Intervenuto in conferenza stampa a Udine al fianco del Ct, il portierone della Juventus torna sulla fresca delusione della finale di Champions persa a Cardiff : "La carriera di uno sportivo è fatta di vittorie e di sconfitte. Ho vinto tanto e ho perso anche tanto. Bisogna guardare avanti".
Ma quanto avanti? Buffon non mette certezze sulla fine della sua grandiosa parabola sportiva, quello che è certo è che sarà sempre al livello più alto possibile: "Potrebbe essere l'ultimo anno e voglio farlo da protagonista, lasciando segni importanti. In carriera sono stato molto fortunato, gli stimoli ci sono sempre altrimenti non sarei il capitano" .
La gara con la Spagna è ancora lontana: "Pensiamo soltanto alla gara contro il Liechtenstein, per quell'altra partita c'è tempo".
Il Friuli è terra fertile di portieri con Meret e Scuffet : "Anch'io sono friulano al 50%, loro due hanno avuto la sfortuna di trovarsi davanti Donnarumma ma sono sicuro che in futuro li ritroveremo in più occasioni con la maglia azzurra. Per me avere alle spalle uno come Gigio è fonte di grande stimolo, so che a 39 anni devo ancora pedalare se voglio restare competitivo".
Ai microfoni di 'Sky Sport' Buffon ha poi aggiunto: "Dovremo avere rispetto del Liechtenstein, la squadra non dovrà rilassarsi. Io vicino al pensionamento? E' anche giusto così, la Nazionale e la Juventus sono più importanti di me ed è normale che la società possa pensare al futuro ingaggiando uno come Szczesny ".
Apertura ad un futuro da ct azzurro: "Fare l'allenatore non è nei miei piani, magari il ct sì: è un ruolo che permette di staccare la spina e non incide come nel caso dei club".
