Laurent Blanc, Marco Giampaolo, Giuseppe Giannini, Sandro Tovalieri: tanti sono stati i nomi accostati alla panchina della Roma, alcuni come ipotetiche guide 'stabili', altri con il ruolo di 'traghettatore'. Ed invece, per lo meno in vista del match di domenica contro la Sampdoria, sulla panchina dei giallorossi siederà proprio lui, Andreazzoli.
LA CARRIERA - Nato a Massa 59 anni fa, ha iniziato la carriera da allenatore all'Ortonovo, nei dilettanti, prima di trascorrere gli anni '90 sulle panchine della Serie C. Poi, nel 2005, la svolta: Spalletti lo porta con sè alla Roma con il ruolo di collaboratore tecnico, occupato fino all'esonero del tecnico toscano. Andreazzoli 'si perde' soltanto la gestione Ranieri, per poi riprendersi l'incarico durante le gestioni Montella, Luis Enrique e, per finire, Zeman.
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Gli altri due 'trequartisti' saranno Lamela e Florenzi, con Pjanic pronto ad occupare tutte e 3 le posizioni quando chiamato in causa e Marquinho come alternativa agli esterni. Bradley farà coppia con De Rossi, con Tachtsidis destinato a tornare in panchina, mentre in difesa i dubbi riguardano soltanto il ruolo di laterale destro: Piris o Torosidis? Il greco appare favorito.
L'AURELIO DI TADDEI - A proposito di esterni, chissà se non troverà posto anche Rodrigo Taddei. Il brasiliano ha fin qui accumulato appena 216 minuti effettivi, dopo essere stato per anni una colonna della Roma. Il 32enne ha un rapporto molto forte con Andreazzoli, al quale in passato dedicò anche il celebre 'Aurelio', finta strepitosa messa in atto contro l'Olympiakos in Champions League.
Il suo rapporto con i giocatori è ottimo e forse servirà a riportare la serenità in uno spogliatoio un po' turbolento. I risultati, poi, ne determineranno il futuro. Del resto, anche Stramaccioni e Montella avevano cominciato così...